L'antimafia... quella buona?
Oggi non puoi muovere critica fondata a nessuno, se non ti schieri con o contro qualcuno.
Questa è la nuova forma di ignoranza, chiamiamoli gli ignoranti dal colletto bianco che non essendo fascisti né mafiosi né in alcun modo razzisti, ritengono che sostenere un personaggio "dalla propria parte" sia un dovere SEMPRE E COMUNQUE.
Chi la pensa diversamente viene immediatamente associato a una delle suddette categorie.
Tutti almeno una volta, soprattutto in questo mare virtuale di merda chiamato Facebook (da cui me ne andrei volentieri), siamo stati sia vittime che carnefici di questa mentalità da popolino.
Tranne chi sta sulle sue e condivide notizie di figa e calcio (e dicono campi 100 anni). Che invidia, e pensare che a 19 anni sono queste le tematiche che contano!
Il buonismo, una forma di riscatto molto infantile con cui ti "distingui dai cattivi", ma nei fatti abbiamo prove concrete di quanto sia insufficiente, se alla reazione non segue un'azione.
Abbiamo l'amministrazione Falcomatà, un'amministrazione antimafia (o meglio non-mafiosa) e sprovvista di qualsiasi altra qualità, che sta dando i suoi effetti.
Molta della gente che ha criticato l'intervento di Lamberti si è soffermata sull'antipatia del soggetto, si è quasi scandalizzata.
Lamberti è un nemico del rispettabilissimo De Raho, rispettabilissimo sul serio, ma sapete? Cafiero parlava della SUA esperienza da magistrato nei circoli tennistici, non ha mai proibito a nessuno di scambiare dei set con persone presumibilmente mafiose o figlie dei nipoti degli zii.
Perché non è prevedibile, perché prevedere (nel senso stretto) significa non vivere, a Reggio, a Milano, a Marsiglia, a Miami.
Subito tutti a dargli ragione, ma vi do una brutta notizia: avete dato ragione solo a voi stessi.
Lamberti ha solo mosso una critica a De Raho, ma questo per il popolino significa GUERRA e bisogna prendere le armi, scegliere la fazione buona o quella cattiva.
Come al Referendum Costituzionale, molti si sono rifiutati di votare per non stare gomito a gomito con Casapound o Forza Nuova o con i comunisti, specie ormai a rischio estinzione.
Perché la possibilità di esprimere tutti nel massimo libertinaggio la nostra opinione, ci ha portato a voler classificare tutti e tutto senza dati alla mano.
A sentirci statisti senza nemmeno la licenza media.
E se la "guerra" si facesse contro la vera mafia, contro le vere problematiche, e non contro un opinionista?
Perché questo è realmente Lamberti, piaccia o no, spesso mi dispiace ma questa volta sono pienamente d'accordo con lui.
Da adulto in erba, che odia la mafia e non l'ha mai (fortunatamente) conosciuta di persona, che ha profonda stima verso personalità come De Raho e Gratteri, l'augurio è che la nostra VERA forma di riscatto sarà farci più intelligenti, iniziare a ragionare e abbandonare le mode.
Finché non cambieremo questa mentalità, Reggio avrà poche possibilità di rinascita, tra i mafiosi che fanno e i non-mafiosi che non fanno.