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Appello per una coalizione e costituente antiliberista!

Il 25 settembre si terranno le elezioni politiche a seguito della crisi del governo Draghi.

Un governo teoricamente nato per affrontare una fase di ingovernabilità e urgenza nella gestione dei fondi del PNRR, all'atto pratico un governo di restaurazione e conservazione.

Un governo rivelatosi diretta emanazione del neoliberismo economico, dell'alta finanza europea e di una subalternità geopolitica agli Stati Uniti e al Patto Atlantico, come si può evincere dalle posizioni assunte sulla guerra Russia-Ucraina che prolungano il conflitto a discapito dei civili ucraini e del Donbass, del popolo italiano ed europeo.

Un governo che si è reso protagonista di una deriva ultragarantista promuovendo la riforma Cartabia e del Consiglio Superiore della Magistratura, ovvero l'introduzione del principio di improcedibilità giudiziaria e l'isolamento di magistrati antimafia quali Nicola Gratteri e Nino Di Matteo.

Un governo e una larga maggioranza parlamentare che hanno fallito in egual misura sulla promozione dei diritti sociali e civili, se pensiamo all'affossamento di una legge contro l'omotransfobia (nonostante compromessi e lunghe discussioni alle Camere) e al destino dei referendum su eutanasia e cannabis legale.

Un governo che, forte del sostegno ipocrita di un Movimento 5 Stelle manovrato dietro le quinte dal bieco carrierismo del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dall'inconsistenza politica di molti suoi parlamentari, ha promosso l'indebolimento e la cancellazione dei loro stessi provvedimenti: basti pensare alla Riforma Bonafede e al Decreto Dignità, così come alla misura del cashback contro l'evasione fiscale.

Oggi questo governo viene archiviato con un sussulto di dignità dell'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e, a seguire, con il ritiro della fiducia di Lega e Forza Italia.

Tuttavia, la minaccia all'orizzonte persiste: tutti i partiti tradizionali, incluso Fratelli d'Italia, sono coalizzati in nome di un'agenda neoliberista e atlantista mascherata da un falso e apparente ritorno al bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra.

Chiedo a tutte le formazioni parlamentari ed extraparlamentari antisistema di superare ogni divisione interna per una causa comune, per favorire la nascita di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale all'altezza della più grande delle sfide del XXI secolo: l'antiliberismo.

L'Italia democratica ispirata al principio di eguaglianza sostanziale è oggi "commissariata" dal governo Draghi e minacciata dalla stessa classe politica e dirigente degli ultimi decenni, figlia di una stagione di privatizzazioni e berlusconismo.

Attualmente, giorno 25 luglio 2022, sembrano essersi affermate due coalizioni volte ad avversare il sistema ordoliberista: Unione Popolare e Italia Sovrana e Popolare.

Questi soggetti politici sono espressione di due elettorati: uno fortemente legato ai temi sociali della sinistra radicale, all'ambientalismo e al progressismo, l'altro più incentrato sul recupero della sovranità democratica, la rivendicazione di una politica estera indipendente e una nuova consapevolezza che crei campo comune con quelle realtà c.d. "post-ideologiche" con un'agenda economica e sociale di sinistra.

Sono un cittadino di 24 anni di Reggio Calabria, ho tutti i requisiti per ritenermi "discriminato" da una classe politica che ha cancellato il futuro delle nuove generazioni, che ha mostrato disimpegno - se non disfattismo - nella lotta alle mafie e nel superamento delle disparità socioeconomiche tra Mezzogiorno e Nord Italia.

Questa becera classe dirigente non ha tuttavia cancellato la speranza in un'Italia diversa, all'insegna del principio di eguaglianza sostanziale e della neutralità militare.
Principi entrambi disattesi dal draghismo e dal falso bipolarismo che si appresta a governare nei prossimi mesi.

L'appello è all'unità tra soggetti politici che condividono la stessa missione: liberare l'Italia dal draghismo, dal neoliberismo, dall'atlantismo, da decenni di privatizzazioni, da pericolose cessioni di sovranità, dalla scure del precariato, dall'ultragarantismo che favorisce massomafie e centri di potere, da una politica guerrafondaia su dettatura di Washington che chiude ogni speranza in una soluzione diplomatica alla guerra e indebolisce economicamente l'Italia come i Paesi europei.

L'appello è rivolto a tutti i cittadini che il 25 settembre sono moralmente tenuti a compiere una scelta antisistema e antiliberista, a ripudiare ogni logica di "voto utile", a ripudiare l'astensionismo che è la più stupida delle forme di protesta e in questi anni ha rafforzato il fronte dell'establishment, poiché rimasto impunito dagli stessi elettori.

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