L'8 e il 9 giugno si vota (e si deve votare, mi raccomando) alle Elezioni Europee.

È l'opportunità per prendere posizione contro il rischio escalation militare, contro la nostra complicità nel genocidio in corso in Palestina, contro il neoliberismo che sta creando sempre maggiori diseguaglianze sociali, concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, crisi della sovranità democratica.

La connivenza sui grandi temi tra centrodestra, Terzo Polo e Partito Democratico (come dimostra già l'esperienza Draghi) crea quel clima di sfiducia e rassegnazione che vede prevalere la più stupida e autolesionista delle forme di protesta, l'astensionismo.

Le alternative esistono, dal Movimento 5 Stelle alla lista Pace Terra e Dignità per passare ad Alleanza Verdi-Sinistra, ognuno di questi soggetti politici con i suoi punti di forza e di debolezza.

Ricordatevi che siamo e saremo sempre responsabili e potenziali attori del cambiamento fin quando eserciteremo un diritto fondamentale quale il voto, così come altre forme di partecipazione democratica e di protesta, consapevoli che minore sarà l'affluenza e maggiore sarà l'impatto di mafie e clientele sull'esito elettorale.

Buon voto quindi, auspicando sia in direzione ostinatamente contraria non solo a questa pericolosa destra né sociale né liberale al potere, ma anche all'opposizione liberale e atlantista rappresentata dal Partito Democratico, irriformabile e funzionale a certi interessi nonostante Elly Schlein e l'ennesimo annuncio di un rinnovamento interno.