Sull'indipendenza Catalana
Che sia per ragioni economiche, culturali o sociali, l'autodeterminazione di un popolo è un diritto sancito dall'ONU e conquistato col sangue durante la Rivoluzione Francese.
E fortunatamente, nel 2017 ricorrere alla censura e all'assedio di un territorio procura più impopolarità e rabbia, che terrore.
L'accusa di chi rifiuta la secessione della Catalogna è quella di una "mancata condivisione di ricchezza": e andrà proprio così, la Catalogna riporterà con se le ricchezze condivise con la Spagna, quindi parte del PIL, industrie, ricavi dal turismo e da svariati settori.
Peccato che:
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Gli Stati più efficienti in Europa contano non più di 10 milioni ca. di abitanti e una superficie territoriale modesta (Svizzera, Repubblica Ceca, Irlanda) o largamente disabitata (Svezia, Finlandia, Islanda).
Non esiste Germania, Francia o Italia che non presenti importanti disparità sociali ed economiche, scarso controllo territoriale, e un ISU/HDI non tra i più elevati.
- Ci sia il solito scaricabarile di responsabilità: sulla scia "se frequenti un mafioso sei mafioso" anziché "io magistrato devo impegnarmi affinché questo incontro non avvenga", adesso abbiamo "non abbandonare le regioni in difficoltà, infame" anziché "io Stato devo impegnarmi CON LE MIE RISORSE a superare ingiustizie e povertà, affinché si possa evitare tra le tante tensioni una simile iniziativa".
C'è già chi provvede allo stanziamento di fondi di emergenza e per lo sviluppo, l'Unione Europea che ogni populista condanna fornisce somme ingenti di denaro, non è un discorso pro-UE ma una constatazione di fatto (e tanto per chiarirci la moneta unica è una questione assolutamente a parte).
Le regioni più povere non hanno bisogno delle regioni più ricche, soltanto di legalità e di un movimento di coscienza popolare, perché la situazione economica attuale è difficile, ma sormontabile con gli aiuti di questa "losca organizzazione che prende il nome dal saluto napoletano".
Perché se a Reggio Calabria i fondi europei del '90 fossero stati impiegati nella loro interezza, oggi avremmo delle importanti opere architettoniche e un manto stradale perfetto, purtroppo si è deciso, senza scandalo alcuno, di realizzare solo il 30% delle opere previste, la restante percentuale è andata perduta nelle mani della corruzione e della criminalità organizzata.
E poi parliamoci chiaro, per par condicio invece di mantenere l'unità nazionale perché non creiamo un enorme Stato federale in cui includere anche i Paesi emergenti e africani? Ah... le differenze culturali adesso si sentono.
I mezzi per aiutare il prossimo (o meglio i prossimi) già esistono: sono le organizzazioni internazionali, sono i rapporti commerciali, i prestiti sfruttati con saggezza... e soprattutto sono gli abitanti, la coscienza popolare, la voglia di riscatto, perché è il popolo che fa la Nazione.
E udite udite, digressione sulla 'ndrangheta ma necessaria, le sue radici sono il brigantaggio, le radici del brigantaggio... si trovano nell'unità d'Italia!
Siamo in un'epoca completamente diversa e atteggiarci da neoborbonici sarebbe da imbecilli, però comprendete come si stava meglio quando gli Stati che condividevano la stessa cultura e una simile ricchezza avevano la propria indipendenza.
La Spagna vuole commettere un errore simile, forzare l'annessione di territori e il mantenimento di popolazioni insofferenti? Noi per fortuna lo stesso errore ce lo teniamo alle spalle da più di un secolo.
E occhio a non confondere le "regioni povere" con le "regioni impoverite"!
Se dovesse diventarlo in un prossimo futuro anche la Catalogna, a causa di una massiva delocalizzazione di industrie e sedi istituzionali da parte della Spagna?
La Catalogna non ha mai voluto l'annessione alla Spagna così come molti altre regioni, non stiamo parlando della Lombardia che ha depredato e voluto a suo vantaggio l'unità d'Italia (così come il Piemonte), e che abbandonandoci a noi stessi commetterebbe quasi un oltraggio.
La secessione della Catalogna sarà di insegnamento per ogni altro Stato europeo: o si valuta il federalismo già in vigore negli USA, o la formazione di nuovi Stati.
Chi non intuirà questo cambiamento, dovrà scontrarsi oggi, domani o tra decine di anni con i movimenti indipendentisti, ribadisco ancora una volta non con movimenti di estrema destra: quelli fanno baldoria e scemano, fortunatamente.