Ridere per non piangere.
Questo è l'articolo che StrettoWeb dedica a Saverio Pazzano e La Strada per le posizioni espresse in merito al progetto urbano-turistico Mediterranean Life.

Sebbene StrettoWeb sia un giornale di destra, non ricordo di un attacco così puerile e pieno di luoghi comuni rivolto a La Strada (dal "Basso Medioevo" al "villaggio di palafitte"), né ho visto una tale concentrazione della peggio imprenditoria reggina sfogarsi sui social e per mezzo stampa.

Nonostante la scarsa manutenzione del verde, Reggio Calabria risulta addirittura decima città in Italia nel rapporto sull'ecosistema urbano di Legambiente.
Potremmo perdere uno dei pochi primati di cui andare fieri.

Questo progetto infatti prevede una cementificazione selvaggia del suolo e non tiene conto in alcun modo dell'impatto ambientale.
È un'idea di sviluppo che non risponde alle esigenze della collettività, sfinita dalla logica delle cattedrali nel deserto e che da alcuni anni sta affrontando le conseguenze dell'emergenza climatica.

È un'idea di sviluppo che, non a caso, proviene da un privato quale Porto Bolaro che in passato si è esposto politicamente contro ogni posizione ambientalista e restrizione sanitaria che impattasse minimamente sul profitto aziendale.

Davanti a un governo ultraliberista e alla normalizzazione dei pentaipocriti, ovviamente le suddette posizioni vengono rivolte solo a realtà politiche locali e nazionali di minoranza.
L'attuazione del Mediterranean Life è chiaramente l'affermazione dell'ideologia neoliberista, dell'individuo sulla collettività, del profitto della grande imprenditoria sul benessere della popolazione.